Dalla Rocca di Bergamo Alta
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0ywjymnZE08kt_O7KSLTRRV66Snfu69Ue8d27xOwsFhSOc1_hwKQ_8_ztqh_LaC-yJz632W6L2ngWLgVVRYHHy3QxfK0J0v2NetRPv5YHPTzChEHOlrufBFAzHNsocUtGg2AuD-i9cST9/s320/155D78A3-73C9-457C-A319-4B2CEE0E3B9C.jpeg)
Dalla Rocca di Bergamo Alta Hai udito il grido del gallo nell'aria di là dalle murate, oltre le torri gelide d'una luce che ignoravi, grido fulmineo di vita, e stormire di voci dentro le celle, e il richiamo d'uccello della ronda avanti l'alba. E non hai detto parole per te: eri nel cerchio ormai di breve raggio: e tacquero l'antilope e l'airone persi in un soffio di fumo maligno, talismani d'un mondo appena nato. E passava la luna di febbraio aperta sulla terra, ma a te forma nella memoria, accesa al suo silenzio. Anche tu fra i cipressi della Rocca ora vai senza rumore; e qui l'ira si quieta al verde dei giovani morti e la pietà lontana è quasi gioia. Nota La poesia nasce da un dato biografico: Quasimodo fu incarcerato a Bergamo come disertore per non aver risposto a una cartolina precetto (mai ricevuta) di richiamo alle armi. Il manoscritto è datato febbraio-marzo 1943, e il componimento fa parte d...