Alessandro, "no, tu non te ne vai"
Mario Cei e Alessandro Quasimodo
Nel trigesimo della morte di Alessandro Quasimodo, Mario Cei ha curato una piccola pubblicazione in suo onore, stampata in 250 copie numerate e che contiene versi di vari autori e alcune foto ritraenti Alessandro stesso.
La scelta dei versi attuata da Mario Cei pare indirizzata a sottolineare come le persone che restano portino in sé quelle che se ne sono andate.
Le hanno “incamerate” durante tutta l’esistenza e pare impossibile che la Morte se le porti fisicamente via.
Ad ogni modo, se il corpo ha cessato di vivere, la loro Anima/Essenza no: essa non se ne va, ma resta in chi rimane.
Lo dicono bene alcuni versi della Yourcenar da cui Mario ha tratto il titolo della sua silloge (“E tu te ne vai? Tu te ne vai?…") e che si riportano, sia per dare voce allo stupore che si prova di fronte alla morte di una persona cara; sia per ribadire come certi morti non vanno via, ma restano a proteggere i vivi come fossero dei mantelli:
E tu te ne vai? Tu te ne vai?
no, tu non te ne vai:
io ti trattengo… Mi lasci nelle mani la tua anima
come un mantello.
Tra gli autori selezionati da Mario Cei vi sono Salvatore Quasimodo e Maria Cumani, genitori di Alessandro Quasimodo.
Ma non si possono non menzionare i versi toccanti scritti dallo stesso Mario Cei, nei quali vengono riferiti gli ultimi giorni di Alessandro; quelli del 1983 di Giovanna Musolino nei quali Alessandro è definito “sacerdote della memoria” per l’indefessa opera di divulgazione dei versi di suo padre Salvatore; e quelli scritti da Mariacristina Pianta il giorno della morte di Alessandro, avvenuto il 2 maggio di quest’anno.
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